L’Urban Couture e il gioco degli opposti

Nell’ideologia comune c’è sempre stata la convinzione che un contesto, un’ambiente o una situazione, in qualche modo influenzino l’immagine di un soggetto/oggetto dandone o togliendone valore e, in molti casi, ciò è vero (nessuno si sognerebbe di esporre un dipinto di Van Gogh o un’opera di Canova in un luogo che non metta in risalto le peculiarità). Eppure l’armonia visiva a volte si riesce a raggiungere anche con dei netti contrasti: nella moda spesso sono accostamenti di texture, materiali o colori diversi mentre in fotografia si possono sviluppare con il giusto equilibrio tra background e soggetto.

Una bellezza sofisticata e algida catapultata nei bassifondi di una città marinara, tra bianche pareti “imbrattate” come scenografia di fotografie in cui l’eleganza della modella, con i suoi atteggiamenti, dona prestigio all’ambiente circostante. Le scritte sui muri diventano così elementi indispensabili per arricchire la scena mentre i pali d’acciaio si trasformano in colonne portanti di un palco a cielo aperto in cui la protagonista mostra tutta la sua eleganza e, sinuosa, impone la sua raffinatezza riproponendo pose di tempi in cui la bellezza femminile era una ricerca continua di delicatezza e leggiadra bellezza.

Bianco o nero, pizzo o cotone, luci forti o neri intensi: le vie intermedie sembrano non esistere perché, in fondo, siamo abituati alla dicotomia “bello/brutto” – “arte/spazzatura” dimenticando che sono proprio le sfumature quelle che completano un’opera rendendola unica e diversa dalle altre. D’altronde, quasi tutto è stato realizzato, creato, fotografato ma non si potrà mai porre un limite alla personalizzazione e alla varietà di emozioni che la bellezza può suscitare poiché saranno sempre profondamente diverse da un soggetto all’altro.

Rosso come il sangue, azzurro come il cielo: due i colori che dipingono con le loro sfumature le fotografie rendendo pulito e ricco ciò che potrebbe sembrare sporco e povero: mai come ora l’Eleganza la Bellezza sono alla portata di tutti, la scelta se coltivarle o meno è solo la nostra.

Editorial: Urban Couture
Magazine: Glaming Art, ottobre 2015
Photographer: Davide di Padova
Styling: Attilio Carota
Model: Emanuela Montebello
Makeup & Hair: A&C